Immagino cammini condivisi che attraversano paesaggi,
a volte conosciuti,
altre volte estranei alla memoria.
Unico comun denominatore, ESSERCI.

Psiconcologia

Essere una psiconcologa è diventato il mio modus vivendi.
Sin dal primo tirocinio che risale ormai a vent’anni fa, ho sentito che l’oncologia avrebbe rappresentato il luogo in cui sarei cresciuta professionalmente e umanamente.
È stato così ed è ancora così.

Ricevere LA diagnosi di tumore maligno è un attimo; in una manciata di secondi la vita ci scaraventa in un mondo parallelo senza chiederci il permesso.
Le emozioni diventano temporaneamente i nostri peggiori nemici e cominciamo a traballare.
Tutto sembra essere inghiottito in un tempo ovattato fatto di visite, esami, interventi chirurgici, terapie e ATTESE.
Ci sentiamo diversi rispetto a noi stessi e agli altri, allora cominciamo la corsa a cercare informazioni più dettagliate, saltiamo da un social all’altro per cercare conforto oppure ci chiudiamo in un silenzio urlato che non trova pace.
Poi succede che ci chiedono se abbiamo piacere di essere supportati da un psiconcologo.

A cosa servirà?
Nessuno può capire cosa sto vivendo.
Non credo al supporto psicologico.
Si, grazie!
Credo che ne avrò bisogno.

Le reazioni possono essere tante e diverse, a volte capita che da un primo rifiuto emerga poi la necessità di trovare un luogo di ascolto dove confrontarsi.
È in quel preciso istante prende vita un’altra squadra, una condivisione in cui le nostre emozioni e il nostro esserci può esprimersi in tutta autenticità.

Io sono qui per ascoltare te e anche chi ti sta accanto, affinchè si possa attraversare insieme un pezzo della tua, della vostra storia!

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